Sarà ricordato come "il film in cui Glenn Close si trucca da uomo", ribaltamento del più tipico clichè hollywoodiano, quello per il quale ogni grande attore, ad un certo punto della sua carriera, si misura con il travestitismo.

Forse però Albert Nobbs sarà ricordato anche come uno dei più scialbi adattamenti da una storia breve.

Tirato, stiracchiato, allungato e mescolato all'inverosimile il film è una storia che per tutta la sua durata rimesta in un calderone più che noto, incapace di portare svolte sostanziali e (purtroppo) anche incapace di coinvolgere mai veramente con i vari drammi proposti (una donna impossibilitata ad affermare la propria femminilità, lo sprezzo delle classi superiori, l'ingiustizia delle condizioni di lavoro).

E, duole dirlo, ma molto del demerito va proprio a Glenn Close (che per il ruolo, come si conviene in questi casi, è nominata all'Oscar). L'attrice, truccata ...