C’è un mondo intero, il mondo di James Cameron (produttore e sceneggiatore di questo film che a lungo aveva valutato di dirigere in prima persona) nella frase che Christoph Waltz pronuncia verso l’inizio di Alita: Angelo della Battaglia, quando la ragazza con il cervello umano e il corpo robotico indica la città nel cielo e chiede se sia la magia a tenerla lì, sospesa: “Qualcosa di più forte della magia: l’ingegneria”. Il cinema per Cameron è un prodigio d’ingegneria, di tecnologia e di tecnica, che tuttavia appare come magia, ne ha quel fascino e quell’inspiegabile capacità di materializzare l’impossibile.

Il cinema per Cameron è un prodigio d’ingegneria, di tecnologia e di tecnica, che tuttavia appare come magiaAlita: Angelo della Battaglia è un altro capitolo nella storia dell’uso del motion capture di cui dovremo tenere conto (molto più di quanto non dovremo tenere conto del suo uso del 3D, impeccabile ma invisibile). Non è estremo come Avatar ma sofisticato e studiato, finalizzato...