Come sappiamo Ant-Man doveva essere un disastro, un disastro annunciato come quasi sempre è quando un regista e sceneggiatore dalla mano e dallo stile pesanti (Edgar Wright, aiutato da Joe Cornish) esce dalla lavorazione ad uno stadio troppo avanzato, in questo caso a riprese pronte a partire, e un altro diverso, con un’altra testa, gli subentra. In questo caso il prescelto è Peyton Reed, un mestierante che vanta solo commedie (e non eccezionali), a cui viene dato il compito di mettere in scena la sceneggiatura di uno dei talenti più limpidi e originali in circolazione, un virtuoso del montaggio e della action comedy. Il risultato è però sorprendente.

Non sapremo mai come sarebbe stata la versione 100% Wright di questo film (un indizio lo danno le ricostruzioni delle conversazioni fatte da Michael Peña, in pieno stile Wright, tutto montaggio e rapidità), tuttavia il lavoro di Peyton Reed è ben più che dignitoso e paragonarlo per forza con quel che il film poteva essere sarebbe in...