Forse quel "aspirante" nel titolo è un segno di sudditanza verso l'originale, forse solo una coincidenza, di certo l'idea di rifare Il vedovo di Dino Risi (con Franca Valeri e Alberto Sordi) è quantomeno audace per un pubblico e un sistema cinematografico come il nostro, in cui i mostri sacri sono ben più sacri e intoccabili che altrove. L'idea pare infatti in linea con quanto capita all'estero (remake di titoli molto noti e amati del passato), un espediente semplice per monetizzare con poco sforzo, solo che in Italia il rischio dell'insulto è facile, specie se, come in questo caso, il film in sè è insulso, a prescindere da qualsiasi ingiusto paragone.

 Aspirante vedovo è una commedia che fa poco ridere (per scelta), basata nelle sue dinamiche comiche su Fabio De Luigi e il suo modo di porsi, molto più che su Luciana Littizzetto (che pure sarebbe di certo più abile) e alla fine, titolo e spunt...