Assassin's Creed
di Justin Kurzel
4 gennaio 2017
A qualcuno deve essere sembrato giusto mettere insieme il team di sceneggiatura dei film delle gemelle Olsen, di Exodus – Dei e Re e di Allegiant, con un regista di forte esperienza cannense, dallo stile e dalla messa in scena sofisticate, narratore per silenzi ed ellissi, ed affidare a loro il primo film per il cinema di Assassin’s Creed. Il risultato è un oggetto stranissimo riguardo il quale la stessa Ubisoft (proprietaria del marchio) ha dichiarato che è più importante che veicoli il nome del videogame cui si ispira che incassi. Una cosa tuttavia la si può dire con un buon grado di certezza: se Assassin’s Creed alla sua prima uscita è stato un videogame come non se n’erano mai visti, anche il film è un oggetto unico.
Come promesso l’avventura presentata sul grande schermo non è la riproposizione di nessuno tra gli episodi videoludici ma un’iterazione nuova, con una trama e un’ambientazione nuove (la Spagna dell’inquisizione). Il solito erede di un membro della setta degli ass...
Adattamento fuori dai canoni per la serie videoludica Assassin's Creed, in cui l'elaborazione della messa in scena viene prima di tutto
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