Dopo la morte di Krzysztof Kieślowski, due sue sceneggiature sono state portate sullo schermo (con risultati mediocri) da Tom Tykwer e Danis Tanovic. Ma, in realtà, sembrerebbe proprio che il vero erede del maestro polacco vada ricercato in Messico. Alejandro González Iñárritu sembra infatti uno dei pochi registi al mondo a poter raccogliere il testimone, grazie a pellicole in cui storie diverse si intrecciano in maniera sorprendente e i personaggi riescono ad entrarci nel cuore.
La prima parte di Babel è semplicemente straordinaria. La tensione che il regista riesce a creare è a tratti insopportabile (penso soprattutto a quando vediamo Cate Blanchett sul bus, una scena sconvolgente), così come la capacità di descriverci i personaggi rapidamente e senza troppi fronzoli.
La prima parte di Babel è semplicemente straordinaria. La tensione che il regista riesce a creare è a tratti insopportabile (penso soprattutto a quando vediamo Cate Blanchett sul bus, una scena sconvolgente), così come la capacità di descriverci i personaggi rapidamente e senza troppi fronzoli.
Ma non sono solo i protagonisti ad apparire avvincenti, ma anche i Paesi e le terre lontane in cui avvengono le storie, dipinti in maniera ottima grazie al ci...
Un’americana viene ferita per errore in Marocco da un ragazzino, mentre i suoi figli si recano in Messico per seguire la loro governante. Dall’autore di 21 grammi e Amores Perros, una pellicola intensa e avvincente…
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