Tra i possibili risultati dell’esordio alla regia di Francesco Mandelli (ex non-giovane, ex-soliti idioti) questo film è forse il meno prevedibile in assoluto. Chi l’avrebbe mai detto che l’autore comico di MTV poi passato con buon successo, almeno inizialmente, al cinema, avrebbe esordito con una storia di emigrazione vista dal punto vista di una ragazza, scritta da Fabio Troiano, Vincenzo Terracciano e Laura Sabatino? Ma soprattutto chi l’avrebbe mai detto che sarebbe stato un racconto così preciso di determinati meccanismi nel passaggio da sud a nord?

Sono tutti pregi che però il film nasconde benissimo sotto una spessa coltre fatta di recitazione amatoriale, scarso gusto per le immagini e svolgimenti banali.

L’impressione guardando Bene ma non Benissimo è a primo impatto di trovarsi di fronte al genere di film che il pubblico nemmeno arriva a disprezzare, perché rimangono una stranezza da giornalisti, microproduzioni senza star (o con attori dal nome noto ma dalla fama appassita), ...