Com’è tradizione della serialità (il formato narrativo più lungo possibile) è la prima scena a fornire la chiave di lettura metaforica del gigantesco racconto che arriverà. Così è pure per 1992. La seconda invece fornisce la chiave di lettura più concreta.

Un ragazzo guarda il proprio corpo nudo allo specchio, pieno di quelli che sembrano lividi, e poi si rade. Capiremo presto che è sieropositivo, malato di un’infezione che in quegli anni contaminava l’Italia e, nella seconda scena, vediamo che è anche un poliziotto, un ragazzo della squadra di Antonio Di Pietro che quella sera sta andando ad incastrare Mario Chiesa.

1992 racconta 5 storie separate ma congiunte da diversi fili conduttori, ognuna affonda le mani in un ambito determinante dei cambiamenti che in quell’anno o si stavano verificando o cominciavano ad essere annunciati. Nel primo episodio si inizia dalle elezioni del 1992, guardate dal pool di Mani pulite mentre sono al lavoro, una storia è infatti quella di Antonio Di Pietr...