Come spesso capita ai film molto attesi e poco tarati su un pubblico geek o cinefilo, anche l’arrivo di Cinquanta sfumature di grigio si accompagna a una generale aria di disillusione e avversità. Intorno al film c’è un pregiudizio negativo da parte di coloro i quali non hanno letto i libri da cui è tratto e soprattutto da parte dei più assidui fruitori di cinema. Commerciale e superficiale, il film è stato già bocciato da chi pensa d’essere migliore come un’opera da “circonvenzione d’incapaci”, adatta a chi è di bocca buona e si accontenta di poco.

Questo atteggiamento, va da sè, è più fastidioso dell’effettiva (ma in fondo innocua) superficialità del film. Perchè identifica un bersaglio molto facile (sono altri i veri film da condannare) e si accanisce sulla parte commercialmente più sana del cinema, quella che incassa, fa incassare e attira nuovi spettatori in sala.

Ovviamente quella di Cinquanta sfumature di grigio è una perversione d...