La storia di questo documentario, cioè di come negli anni ‘70 un regista acclamato della Corea Del Sud e sua moglie, una diva, furono in modi diversi rapiti o prelevati dalla Corea Del Nord per diventare strumento di propaganda, di suo, ha dell’incredibile. Come ha dell’incredibile che questa parabola pazzesca non fosse nota a livello mondiale fino a che The lovers and the despot non è arrivato a raccontarla.
Come accade quando i fatti sono più clamorosi della forma questo documentario ha il pregio di tenere i formalismi a bada e cercare di fare il racconto più lineare che può. Gli eventi sono molti, intricati e in molti casi difficili a credersi. Quanto il film riesca a non finire nel kitsch diventa dunque cruciale.

Con interviste ai sopravvissuti, principalmente la diva Choi Eun-hee (il marito Shin Sang-ok è morto pochi anni fa), i figli, qualche esperto di Corea dell’epoca e dei critici cinematografici, il film ricostruisce la serie incredibile di eventi e ha il privilegio di poterl...