Un paio di cazzotti, uno dato e uno preso, sono il colloquio di lavoro con cui Khalid a metà film comincia a lavorare per The Golden Pint ristorante scalcinato di proprietà dell’altro protagonista del film, l’ex rappresentante di camicie che molla la moglie con bigodini e sigaretta per un futuro diverso e così incontra una famiglia nuova nei camerieri e cuochi suoi dipendenti. Solo in questo cineasta finlandese dalle poche parole ma taglienti un paio di pugni sono un buon modo per presentarsi e dimostrarsi persone serie. Perché non è solo la presenza dei bluesman e dei rocker di 60 anni di età (in media), né il profluvio di fumo ovunque, specie dove non si può, a rendere Kaurismaki un “resistente” ma proprio quella radice schietta e onesta cui attinge e che alimenta ogni svolta, decisione o presa di posizione. Un romantico in un senso che ad oggi è praticamente perduto.

La radice di quest’atteggiamento è la stessa dei western, dei polizieschi con un’anima ...