Il problema con 7 Days in Entebbe è che non appena alza testa la sbatte.

Fino a che il film di Josè Padilha rimane concentrato e a testa bassa sugli eventi che vuole raccontare, ovvero il dirottamento aereo e il sequestro dei passeggeri di un volo AirFrance da parte di due tedeschi e alcuni combattenti del Fronte popolare di liberazione palestinese nel 1976 con lo scopo di imbastire una trattativa per la liberazione di alcuni terroristi tenuti prigionieri in Israele, il film procede spedito su binari sicuri. Padilha è molto bravo a scandire le informazioni e dare forma ai personaggi poco nelle pause d’azione e molto mentre sono impegnati a fare qualcosa, mentre mandano avanti la trama del film in un modo o nell’altro.

Ottimo regista di genere, abile con la messa in scena complicata che prevede diversi attori, coreografie con un’azione moderata ma serrata e dal gran montaggio, Padilha non si perde nella ricostruzione d’epoca, rifiuta in toto l’effetto nostalgia e mira dritto al risultat...