La damigella del titolo è una delle gabbie esemplari in cui intrappolare il sesso femminile per poter raccontare una storia confermando agli spettatori ciò che già pensano: la ragazza come motore immobile che, senza volerlo, scatena l’avventura di un uomo che vuole salvarla da qualcosa. Lois Lane legata sui binari in attesa che Superman arrivi prima del treno, la principessa ostaggio del drago in attesa del cavaliere o la moglie rapita nel west in attesa che arrivi il marito con sceriffi e cacciatori di taglie a trovarla e salvarla. Intorno a questo i fratelli Zellner presentano il loro western: c’è un uomo che sta andando a salvare la sua promessa sposa rapita da qualcuno.
Dopo un’introduzione che chiarisce la natura folle e stralunata di questo western, il fatto che non ci sarà nulla di male a ridere e un certo senso del grottesco sarà parte di quel che vedremo, Robert Pattinson esordisce come eroe non propriamente classico e abbastanza impacciato. Non è un uomo d’azione e la differe...
Il western di Damsel vuole ribaltare i ruoli e cambiare il gender dei personaggi ma il risultato è più uno sketch comico che un film
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