Figlia Mia
di Laura Bispuri
22 febbraio 2018
C’è un look fortissimo dietro Figlia Mia, un look molto coerente ed elaborato tipico del direttore della fotografia Vladan Radovic (lo stesso di Smetto quando Voglio), dai colori sempre molto saturi e dalla color correction evidente e calcata. Così forte che già nella prima immagine investe lo spettatore come un camion. Macchina a mano, nuca di bambina con una testa di capelli rosso/arancio mentre una delle dominanti cromatiche è proprio lo stesso arancione di quei capelli; un maneggio, una specie di fiera con cavalli in cui si aggira la bambina e subito Alba Rohrwacher con un vestito troppo corto e blu come l’altra dominante cromatica, ubriaca, sfatta, lasciva che si struscia ad un uomo in un angolo e scaccia la bambina. Meno di un minuto e c’è uno stile fortissimo che agguanta lo spettatore prima ancora che sia chiara la trama.
La bambina, capiamo dopo poco, è figlia di Alba Rohrwacher, ma non lo sa. Madre snaturatissima e svogliata, ubriacona e incapace di badare a sé, l’ha affidata...
Con un look formidabile e una prestazione pazzesca di Alba Rohrwacher, Figlia Mia trova la strada migliore, sorprende e intrattiene
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