C’è un look fortissimo dietro Figlia Mia, un look molto coerente ed elaborato tipico del direttore della fotografia Vladan Radovic (lo stesso di Smetto quando Voglio), dai colori sempre molto saturi e dalla color correction evidente e calcata. Così forte che già nella prima immagine investe lo spettatore come un camion. Macchina a mano, nuca di bambina con una testa di capelli rosso/arancio mentre una delle dominanti cromatiche è proprio lo stesso arancione di quei capelli; un maneggio, una specie di fiera con cavalli in cui si aggira la bambina e subito Alba Rohrwacher con un vestito troppo corto e blu come l’altra dominante cromatica, ubriaca, sfatta, lasciva che si struscia ad un uomo in un angolo e scaccia la bambina. Meno di un minuto e c’è uno stile fortissimo che agguanta lo spettatore prima ancora che sia chiara la trama.

La bambina, capiamo dopo poco, è figlia di Alba Rohrwacher, ma non lo sa. Madre snaturatissima e svogliata, ubriacona e incapace di badare a sé, l’ha affidata...