L'isola dei Cani
di Wes Anderson
1 maggio 2018
Possedere uno stile molto riconoscibile porta inevitabilmente a ripetersi, ad indugiare su ciò che già piace al pubblico e in cui questo riconosce facilmente il proprio piacere. Wes Anderson è oggi il cineasta in assoluto più riconoscibile di tutti, capace di lasciare la sua impronta su ogni elemento della messa in scena, eppure non si ripete. Realizza film superficialmente simili tra loro ma sempre diversi, perché invece che sedersi sul proprio stile lo ha continuamente evoluto e reso più complesso. Di film in film ha declinato il suo gusto in diverse intuizioni formali, invece di proporre sempre le stesse, per raccontare persone assurde ed eccezionali mosse da sentimenti banali come quelli dei bambini.
Già Fantastic Mr. Fox aveva dimostrato come l’animazione fosse la forma di produzione che meglio calzi l’esigenza di Wes Anderson di controllare ogni dettaglio per raggiungere armonie impossibili ad altri (tanto che pure i suoi film dal vero somigliano effettivamente a cartoni animati)...
L'esaltazione dello stile Anderson avviene solo nell'animazione stop motion, L'Isola dei Cani è un'ode alla romantica lotta per non essere animali ma persone
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