Quando all’inizio del film Casey Affleck, padre di una bambina di 12 anni circa stesa accanto a lui in un sacco a pelo dentro una tenda, racconta una storia che incrocia quella dell’arca di Noè ma è palesemente inventata all’impronta, non è ben chiaro cosa stia accadendo, solo che è un gran momento di recitazione. Il racconto che sta facendo è inusualmente lungo e il piacere sta tutto nell’interazione tra questo padre che improvvisa e questa figlia un po’ burbera che lentamente si lascia conquistare. Solo alla fine, dopo che lei l’ha inizialmente ammonito (“Non raccontare una storia su di me eh!”) capiamo che lui l’ha fatto lo stesso, lei, come gli animali della storia, è l’ultima della sua specie.

Siamo in un futuro vicinissimo in cui le donne sono tutte morte circa 12 anni prima per una strana epidemia. Affleck non racconta molto di ciò che è successo al pianeta o perché sia accaduto, palesemente non gli interessa spiegare quest’apocalisse, è importante solo che abbia creato un diseq...