E' una sorpresa vera questo documentario di Gianni Amelio nato per raccontare l'omofobia istituzionalizzata tra media e società negli anni seguenti al fascismo fino ai '70 e arrivato a risultati molto maggiori.
Felice chi è diverso tiene fede al suo titolo e in opposizione a una gran mole di materiale di repertorio (scritto e audiovisivo) mostra un mondo omosessuale con una varietà e una passione nel cercare i mille differenti approcci e i mille modi di vivere una medesima condizione (tanti sono i "riti di passaggio" comuni) come non avevamo mai visto.
Per farlo Amelio intervista 20 anziani omosessuali, pochi dei quali sono nomi noti, molti ignoti, tutti differenti non tanto nella storia personale (che non è difficile da intuire) quanto nelle idee e nel modo di vedere se stessi e il rapporto della società con l'omosessualità ieri e oggi.
Si scopre che non tutti preferiscono questi anni di maggiore tolleranza, si scopr...
Il documentario di Gianni Amelio sull'omofobia nell'Italia postfascista è uno dei più interessanti film italiani della stagione, una vera sorpresa di intuizioni, cinema e ricerca storica...
È necessario attenersi alla netiquette, alla community infatti si richiede l’automoderazione: non sono ammessi insulti, commenti off topic, flame. Si prega di segnalare i commenti che violano la netiquette, BAD si riserva di intervenire con la cancellazione o il ban definitivo.