Il secondo film su Biancaneve di quest'anno, come sanno anche le pietre, è di tono completamente opposto a quello in cui Julia Roberts interpreta la regina cattiva, sebbene diretto sempre da qualcuno che proviene dalla pubblicità.

Qui è Charlize Theron a fare da matrigna/matrona/monarca, con sforzo e impegno decisamente maggiori della collega, e, per seguire il successo al botteghino (ma non esattamente anche di critiche) di Alice in Wonderland, tutto il film spinge sul piano del dark e fantasy. La sorpresa è che, a differenza di quanto accaduto con il film diretto da Tim Burton, qui la componente fantasy è fusa con quella favolistica con maggiore abilità e un pizzico più di audacia, con sommo beneficio della pellicola.

Biancaneve e il cacciatore fa il lavoro che le storie fanno in un'era in cui lo spettatore preferito da tutte le major è il nerd (che in maniera "politicamente corretta" oggi amiamo chiamare geek...