Brave Ragazze, la recensione del film di Michela Andreozzi al cinema dal 10 ottobre

Che fatica che fa il cinema italiano con i personaggi negativi! Sarà che ci stiamo muovendo nel territorio del genere a partire dalla commedia (cioè con sceneggiatori da commedia, attori da commedia, registi da commedia…), sarà che esiste un timore sconosciuto alla nuova serialità che il pubblico necessiti di essere confortato e abbia bisogno di figure immacolate, fornite di ragioni condivisibili e forti rimorsi per ogni azione egoista o criminale. Sarà infine che non aderire al 100% al genere criminale puro sembra sempre più originale e unico, quando in realtà è ciò che fa la stragrande maggioranza dei nostri film, fatto sta che nei nostri film i protagonisti sono praticamente sempre buonissimi e onestissimi.

Lo sono anche le Brave Ragazze del secondo film di Michela Andreozzi, ispirate a una storia vera di una vera banda di rapinatrici per bisogno (francesi, qui trasferite negli anni ‘80 di Gaeta).