Poliziesco che si fregia di essere vecchia scuola con tutto l'armamentario possibile di vita dura, whisky e botte tanto prese quanto date. Storie di poliziotti che camminano sul confine tra legale e illegale, cercando di salvare la propria anima, in cerca di una disperata redenzione ma irrimediabilmente presi in una rete più grande di loro nella quale costituiscono la carta impazzita.

Diretto dal regista di Codice: Genesi e scritto da un esordiente, Broken City però più che rimandare al miglior thriller poliziesco guarda ai peggiori episodi delle serie tv anni '80. Ne ha i semplicismi, la sbrigativa voglia di arrivare alla conclusione, personaggi macchiettistici e lo svolgimento convenzionale.

Un poliziotto appena scagionato da un'accusa di omicidio riprende la sua carriera da detective privato e viene ingaggiato dal sindaco (a poco dal giorno delle votazioni) per indagare sull'infedeltà di sua moglie. Quello che scoprirà sarà ...