È stato il figlio sembrava un sogno. Solo due anni fa è stato uno dei migliori film italiani della sua stagione, una commedia amarissima, dura e divertente ma con un ghigno arrabbiato, storia e personaggi guardati senza nessuna pietà, osservati nella loro piccineria ma con la capacità di risalire la scala per comprendere da dove questa venisse. Sembrava di aver guadagnato un nuovo autore di caratura internazionale. La Buca è un risveglio terribile.
Tutto quel che di buono c’era in quella commedia contemporaneamente moderna e tradizionale, piena di invenzioni ma anche capace di lavorare alla grande sulle basi del cinema (attori, fotografia, sceneggiatura, montaggio) sembra perso e Daniele Ciprì è quasi irriconoscibile.

Regista, sceneggiatore e direttore della fotografia anche in questo suo secondo film “da solo” (cioè senza Franco Maresco) Ciprì ha scelto una strada impervia e lontanissima dalle sue corde (lo si dice a posteriori, avendo visto il film), una commedia qu...