Come si può collegare un giovane autobot idealista spedito dal leader Optimus Prime sul Pianeta Terra con un’umana adolescente appassionata di automobili prigioniera di anni ’80 californiani mortalmente futili?

È possibile grazie a una delle più belle sorprese di questo 2018, ovvero Bumblebee di Travis Knight, spin-off/prequel della saga Transformers (Knight era un cultore della serie animata) arrivata al cinema a 5 capitoli tutti diretti da Michael Bay da quando il produttore Steven Spielberg riuscì a convincerlo ad accettare la regia… dopo più di una telefonata nell’ormai lontano 2007.

In questo adorabile prequel la ragazzaccia dalle ascelle puzzolenti che dorme con boxer improbabili, consuma le musicassette del gruppo depressivo inglese The Smiths e indossa calzini di spugna repellenti (e probabilmente più maleodoranti delle ascelle) in smaniosa ricerca di 500 dollari per un’automobile è una Hailee Steinfeld più vicina al malessere fisico e psicologico ...