La seconda commedia da regista di Edoardo Leo dopo Diciotto anni dopo (film che aveva avuto una gestazione lunga quasi quanto il titolo) è un film ugualmente acquietante e privo di spunti originali, centrato sulle questioni familiari irrisolte che vanno sanate in età adulta e in particolare sulla figura paterna, e di nuovo è un film che cerca di fare il consueto ma farlo bene. Peccato che non gli riesca alla stessa maniera, a partire dalla qualità dell'umorismo fino ad arrivare alle ambizioni sentimentali.

Rispetto al primo film questa volta la sceneggiatura è più articolata e lo aiuta di meno, ci sono più personaggi, relazioni più complesse, colpi di scena, rivelazioni ecc. ecc. Tutto è però gestito con il piglio della televisione, ovvero con quella patina di dorata implausibilità, di ordine, pulizia e prevedibilità che rende il prodotto finto e dà un'impressione di trascuratezza.

Dalla...