Con il suo stile ridotto all'essenziale e il suo umorismo di nicchia Jarmusch si diverte a cavalcare la moda dei vampiri, ritratti anche in questo caso non in modo classico (la parte più d'altri tempi sono i titoli di testa) ma moderno. Vampiri che non succhiano più il sangue alla gente "Siamo nel XXI secolo!" e che sono caratterizzati dai sentimenti migliori, raffinati ma non borghesi, amanti sostanzialmente delle buone cose (buona musica, buona letteratura e buon sangue).

In questo mondo gli umani sono definiti da loro "zombie", cioè i morti che camminano (mentre loro, non lo dicono, ma sarebbero i non morti) e sono ritratti nella maniera peggiore. In tutto il film i pochi personaggi umani sono abbastanza cretini, infantili e preda delle manie più superficiali. I vampiri invece sono la nicchia amante del bello, che disprezza il vivere senza vere passioni degli zombie e che si bea in maniera snob della propria appartenenza di c...