E' impossibile non leggere gli ultimi due film di Roman Polanski alla luce degli eventi che stanno condizionando la sua vita privata. Dichiarato "uomo libero" dalla giustizia Svizzera, il regista non esce dalla Confederazione per non essere soggetto nuovamente ai tentativi degli Stati Uniti di processarlo. I suoi film, da quando è in tale situazione, si svolgono sempre in ambienti chiusi (una casa Carnage e un teatro in questo caso), modalità narrativa nella quale si è cimentato spessissimo in passato, in cui è a proprio agio e che stavolta ben si accoppia con il suo vivere recluso in uno Stato.

Venere in pelliccia è tratto dall'omonima opera teatrale del 2010 di David Ives, che a sua volta adatta il romanzo (sempre omonimo) di von Sacher-Masoch. La storia di Wanda e delle fantasie masochiste diventa un rapporto a due tra un regista teatrale che vuole mettere in piedi un suo adattamento di quel libro e un'attrice provinata per l...