C’è una cosa, tra le molte, che non andrebbe perdonata mai a Solo: A Star Wars Story: aver tirato tutti i possibili remi in barca e non aver osato niente di niente.

I nuovi film di Guerre Stellari targati Disney hanno scatenato pareri discordi e in certi casi anche molto fastidio ma non si può negare che siano stati radicali, innovativi e sempre sorprendenti, in un verso o nell’altro. Solo: A Star Wars Story è film che riduce l’età media del target potenziale sconfinando sotto ai 10 anni, annulla ogni invenzione e si condanna da solo, fin dall’inizio, alla mediocrità. Il risultato sarà un film scorrevole, coerente (non proprio sempre sempre) e senza errori ma totalmente dimenticabile, generato da un manualetto breve del cinema d’avventura invece che da un’intelligenza umana.

Avevamo lasciato gli spin-off di Guerre Stellari al bel Rogue One, dal tono cupo, dotato di una certa aura di mitologia, pieno di morte e fratellanza, capace di creare una rincorsa a posteriori a Episodio I...