Guerra fredda da Oriente e spionaggio tra mondo libero e mondo comunista nella Corea divisa, The Spy Gone North non solo racconta una storia cui non siamo abituati ma lo fa assecondando principi ed etiche cui non siamo abituati, ed è esattamente la boccata d’aria fresca di cui il genere ha bisogno.

Lo spionaggio infatti ha inevitabilmente a che fare con l’etica, perché prevede bugie, tradimenti e concessione della fiducia, fare amicizia con qualcuno che verrà inevitabilmente tradito. Ideale o sentimenti, fedeltà alle persone o allo stato, sono le dialettiche basilari (gli unici i film di spionaggio in cui l’etica è cancellata sono solo quelli che raccontano di burocrati come La Talpa). Mescolare quest’esigenza alla fiducia spasmodica che il cinema di genere coreano ha ereditato da quello di Hong Kong verso la schiena dritta, è un matrimonio che da anni dà frutti meravigliosi.

Qui tutto nasce da una storia reale opportunamente adattata: negli anni ‘90 i servizi segreti della Corea del S...