Mud è un bel film. Racconta con partecipazione, sentimento e onestà la storia semplice di due bambini di 14 anni dell'Arkansas che scoprono una barca su un albero (probabilmente finità lì dopo un uragano), dentro vi trovano quello che pare un barbone e invece si rivela un fuggitivo. Con il fuggitivo i due instaurano un rapporto di fiducia e stringono un patto: loro lo aiutano a procurarsi quel che gli serve e lui gli darà la sua pistola.

Senza pretese, senza requisitorie, senza giudizi, con una punta minima di banalità (che serve la causa e non svilisce il film) Jeff Nichols racconta insomma la più classica delle storie di formazione, azzeccando bene i due protagonisti divisi tra rabbia, frustrazione e desiderio. L'unica perplessità è: che ci fa in concorso a Cannes?

Se partiamo dall'assunto che un festival come Cannes si ponga l'obiettivo di mettere in competizione pellicole audaci, particolari, magari est...