Per buona parte di Captive State non è ben chiaro cosa si stia guardando.

Di certo è una storia di resistenza, la Terra è stata invasa dagli alieni e gli stati, capito che non è possibile vincere, si sono arresi, dunque si vive dominati da un governo alieno che succhia risorse al nostro pianeta e seda ogni idea di ribellione con propaganda e violenza. Seguiamo alcune persone coinvolte in una pseudo resistenza e un poliziotto che gli dà la caccia, ma non è chiaro quale sia il loro obiettivo, c’è un piano non chiaro di tirare giù il sistema ma i singoli personaggi non hanno un loro intreccio definito. Ciò che tiene avvinti a questa storia è il mistero dell’invasione, la descrizione della nuova vita in America e l’addentrarsi (come avviene per la prima parte di Akira) in un mondo inedito che ci viene raccontato tramite la sua ordinaria follia.

Contrariamente a quello che fa il cinema moderno Captive State non inonda lo spettatore di informazioni molto dettagliate, non è ossessionato dal c...