Come tutte le cose, doveva succedere anche questo: la Pixar fa un brutto film. Per carità, intendiamoci, non siamo di fronte ad una pellicola orrenda. Ma il problema è che la casa di John Lasseter ci aveva abituato troppo bene, sfornando praticamente capolavori in serie.
E’ abbastanza ovvio che il rapporto con la Disney ha molto a che fare con i problemi di questo film. Infatti, questo era l’ultimo titolo che la Pixar doveva consegnare per contratto, in una situazione peraltro in cui sembrava che il rapporto tra le due società non dovesse continuare. Ovviamente, non è il caso di pensare ad un fallimento voluto (un ‘Primavera per Hitler’ a cartoni?), ma non è un caso che siamo di fronte ad un film chiaramente senza reali possibilità di sequel e con personaggi decisamente meno accattivanti del solito.
E’ abbastanza ovvio che il rapporto con la Disney ha molto a che fare con i problemi di questo film. Infatti, questo era l’ultimo titolo che la Pixar doveva consegnare per contratto, in una situazione peraltro in cui sembrava che il rapporto tra le due società non dovesse continuare. Ovviamente, non è il caso di pensare ad un fallimento voluto (un ‘Primavera per Hitler’ a cartoni?), ma non è un caso che siamo di fronte ad un film chiaramente senza reali possibilità di sequel e con personaggi decisamente meno accattivanti del solito.
Detto questo, la Pixar si è contraddistinta negli anni per due cose. La qualità dell’animazione, sempre ...
Saetta McQueen, astro nascente dell’automobilismo, si sta preparando alla corsa più importante della sua vita, quando si ritrova bloccato in una cittadina in mezzo al nulla. La Pixar finora aveva realizzato solo grandi film, ma purtroppo c’è sempre una prima volta…
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