Sembra che a fare le commedie di grana grossa, quelle più dure e senza scampo, siano rimasti solo un pugno di comici televisivi. Tra questi Will Ferrell, ad oggi è il più prolifico, il più sveglio e (non da oggi) il più interessante.

Si avvicendano gli sceneggiatori ma non cambia il suo ruolo, adulto mediamente scemo e indottrinato in cui batte il cuore di un ragazzino e la voglia di aderire alla mitologia della tv. Stavolta con Amy Poehler (che qui brilla meno del solito) non ha il coraggio di dire alla figlia pronta a partire per il college che non hanno più i soldi per mandarcela. Piuttosto che farlo organizza un casinò illegale in casa sua con un amico ancora più disperato. La dinamica dunque è la solita, un rimedio esagerato ed infantile ad un problema contingente.

Ci sono Andrew Jay Cohen e Brendan O’Brien dietro il film, ovvero i due sceneggiatori di Cattivi Vicini, che riprendono una storia di vicinato, cattiverie, rivalità sopite e terribili dinamiche da quartiere residenziale...