CATS, AL CINEMA DAL 20 FEBBRAIO: LA RECENSIONE

La cosa interessante di Cats, un disastro costosissimo e dai valori produttivi ingenti già annunciato dai trailer e da un apparato visivo assolutamente insufficiente e di dubbio gusto, è che vedendolo proprio l’apparato visivo risulta essere il problema minore.

L’idea stessa di adattare il musical di Andrew Lloyd Webber sembra completamente folle, almeno in questa maniera, puntando effettivamente sul ballo e il canto, lasciando intatti i costumi e senza nessun ritocco a una trama impossibile per un film.

Accade così che per buona parte della sua durata (più della metà) il film non faccia che introdurre nuovi gatti, cioè personaggi, interpretati da talent più o meno navigati (si va dal gioioso James Corden a un inutilmente sofferto Ian McKellen), ognuno con il proprio numero musicale. Un tripudio di canti e balli ipermontati, pieno di inquadrature a mezzo busto e inquadrature a filo di piombo o totali che affaticano tantissimo e non aiutan...