Il nome di Oren Peli si è rapidamente trasformato in un marchio di fabbrica dopo il gargantuesco successo ottenuto dal suo film d’esordio, quel Paranormal Activity capace d’incassare la bellezza di 193 milioni di dollari a fronte di una spesa iniziale di soli 15.000$. Una cifra che poi è aumentata, questo è ovvio, nel momento in cui l’horror found footage è stato portato su pellicola e pubblicizzato in tutto il pianeta, ma anche tenuto conto di ciò, si tratta di un rapporto costi/ricavi capace di far impallidire Avatar di James Cameron. La ricetta alla base dell’horror secondo Oren Peli e del suo socio in affari Jason Blum è come mantra: budget risicato, idee valide, interpreti (non sempre) azzeccati e campagne marketing mirate e generalmente efficaci.

Non è un caso che il filmmaker israeliano, dopo l’esordio registico del primo Paranormal Activity, si sia più che altro dedicato allo sviluppo di diversi progetti low budget, rimandando a data da destinarsi,...