Prima che si chiamasse Papa Francesco I dopo l’elezione in Vaticano del 2013 e assumesse lo stesso identico look di Jonathan Pryce, Jorge Mario Bergoglio era un gesuita argentino pieno di orgoglio e voglia di battersi per le cause giuste, anche se scomode, come raccontato dall’ultimo film diretto da Daniele Luchetti (Il Portaborse, Mio Fratello è Figlio Unico, La Nostra Vita) Chiamatemi Francesco.

E’ un’operazione produttiva su due fronti da parte della coppia Luchetti-Valsecchi (colui che ha lanciato I Soliti Idioti e Checco Zalone produce con la sua TaoDue). Ora in sala una pellicola da 98′ minuti e tra un annetto sugli schermi di Canale 5 una fiction da quattro ore mezza in cui, presumibilmente, rivedremo se non tutti gran parte di questi 98 minuti.

Com’è questa versione cortissima per il grande schermo? Non male anche se col fiato corto nel finale.

A prescindere da come la pensiate sull’argomento, Luchetti ha fatto un film che si lascia gua...