Darkest Minds
di Jennifer Yuh
14 agosto 2018
Stato totalitario, il mondo è contro i ragazzi come in Hunger Games o Divergent, quelli dotati (come fossero gli X-Men) vengono detenuti e suddivisi in categorie a seconda di quanto siano pericolosi (verdi, blu, gialli, arancioni, rossi). I più temibili sono addirittura soppressi subito, è il destino che toccherebbe alla protagonista se non fosse che proprio il suo potere e un aiuto esterno la mettono in guardia. Controlla le menti e lo farà con la persona che dovrebbe darle il codice rosso e invece, influenzato, gliene darà uno verde. Sotto mentite spoglie per anni vive in un campo di lavoro con altri come lei. Non è ben chiaro perché proprio un campo di lavoro, a cosa lavorino e con quali strategie dei potenti o quali convenienze, ma tanto non sarà l’unico dubbio a cui la trama presterà il fianco.
L’intreccio si metterà in moto quando verrà scoperta, dovrà evadere e incontrerà altri più o meno come lei (ma non dotati quanto lei) con i quali raggiungere un porto franco in cui i ragazz...
Uguale a mille altri, più scialbo di molti altri, Darkest Minds è scritto e recitato così male da non avere più una personalità
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