Dolceroma
di Fabio Resinaro
4 aprile 2019
La prima sorpresa di Dolceroma è che è una commedia. Da Fabio Resinaro, che con Fabio Guaglione ha girato film come Mine e prodotto uno come Ride, era facile aspettarsi altro, invece questa volta da solo (con Fausto Brizzi come regista di seconda unità!) ha girato una commedia, anche se non una come le altre. Dolceroma è una commedia nello stile di Alex de la Iglesia, cioè una in cui l’azione è molto importante. Importante sia nel classico finale da de la Iglesia (apocalittico, esagerato, clamoroso) sia nel ritmo interno alle scene, che infine nella caratterizzazione dei personaggi che non sono i tipi da commedia ma quelli da action movie. Così facendo Resinaro (che ha adattato Dormiremo Da Vecchi, il libro di Pino Corrias) con Dolceroma crea una delle migliori grandi allegorie dell’industria culturale commerciale. Anche se non funziona sempre.
Dopo un inizio fulminante, pienamente nella tradizione dei film sul fare film deformato dalla lente del grottesco e dell’eccesso, Dolce...
Grottesco, iperbolico, esagerato e terribilmente vitale il produttore di Barbareschi tiene in vita tutto Dolceroma, che poi si sgonfia quando non è in scena lui
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