Uno dei più banali, sbrigativi e volgari sceneggiatori del cinema statunitense passa alla regia. Un evento infausto che abbina script superficiali ad una regia inconsistente.
Dopo aver firmato i copioni di film come Quel treno per Yuma (il remake), Wanted e 2 Fast 2 Furious, Micheal Brandt ora si dedica ad una spy story senza senso, con al centro il meno cinematografico tra i grandi nomi hollywoodiani.
Richard Gere è infatti materia delicata da trattare. Volto sensazionale ma fisico molto poco malleabile e cinematografico, solo nelle mani di grandissimi registi è stato ingranaggio funzionante di un film (i soliti, Malick, Schrader, Fuqua…). In ogni film in cui appare costringe il montatore a mille tagli per nasconderne la poca credibilità e l'inesistente plasticità dei movimenti (vedasi Chicago). Altrimenti è un pupazzo di se stesso, faccione buono per un cinema sentimentale para-televisivo per signore di bocca buona. Figuriamoci dun...
Nostalgico della guerra fredda e della contrapposizione America/Russia, Brandt passa alla regia e conferma l'inconsistenza del suo cinema...
È necessario attenersi alla netiquette, alla community infatti si richiede l’automoderazione: non sono ammessi insulti, commenti off topic, flame. Si prega di segnalare i commenti che violano la netiquette, BAD si riserva di intervenire con la cancellazione o il ban definitivo.