Per almeno tutta la prima metà di Edison – L’Uomo Che Illuminò Il Mondo i personaggi ci sono introdotti con continui zoom in avanti e indietro. Non è lo stile retro modaiolo che una decina di anni fa aveva reintrodotto Tarantino ma più quella maniera sperimentata da Steven Soderbergh qualche anno fa di associare tra loro lo stringere e l’allargare per dare dinamismo alle inquadrature. È una scelta coerente con tutto il resto della messa in scena del film e specie con il camerawork, che sembra davvero mettercela tutta per essere definito “elettrico”, anche quando non è strettamente indispensabile.

Edison – L’Uomo Che Illuminò Il Mondo racconta infatti di quel momento nella vita di Thomas Edison in cui cercò di imporre il proprio modello di elettrificazione urbana (la corrente continua) contrapponendosi a George Westinghouse, che non era inventore ma imprenditore e cercava di imporre il suo (corrente alternata), mentre un giovane Nikola Tesla arrivava in America a lavorare pe...