Escape Room
di Adam Robitel
14 marzo 2019
I propri modelli Escape Room li dichiara invece di nasconderli, non fa mistero di essere una fusione di Saw, Final Destination e The Cube: un nucleo di persone coinvolte in un gioco mortale dal quale non possono uscire (nonostante il divertimento sia vederli tentare), attraverso una serie di stanze nelle quali rivivono i loro peccati, che poi sono la ragione per la quale sono stati coinvolti. Il pretesto di tutto (del gioco mortale e del film stesso) sono le Escape Room, ovvero il gioco che esiste davvero e consiste in stanze progettate per essere piene di indizi su come uscire da esse. I giocatori entrano in squadra e devono collaborare, esplorare, muovere, risolvere enigmi e scoprire come si esce. Nel film se non riescono a uscire in tempo muoiono.
C’è quindi un sottile doppio livello in questo film che non vuole di certo parlare di cinema ma che involontariamente mette in scena il processo attraverso il quale si costruiscono le singole scene di un film. Le stanze sono di fatto dei s...
Horror facilissimo ma anche di buon ritmo e discreta inventiva, Escape Room crea una mitologia accattivante
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