Che Aleksandr Sokurov avrebbe portato a termine la sua quadrilogia sul potere con Faust lo si sapeva da tempo (i primi tre capitoli sono dedicati a Hitler con Moloch, Lenin con Taurus e Hiroito con Il Sole), quel che non si sapeva era come, a fronte di tre film dedicati a figure di potere politico, si sarebbe inserita questa chiusa letteraria. Il risultato è una delle punte più alte del cinema di Sokurov e dunque del cinema in assoluto, nonchè un'operazione intellettuale di estrema raffinatezza e laboriosità. Un lavoro veramente d'altri tempi.

Il Faust sokuroviano è senza dubbio il più bel film visto alla Mostra del cinema di Venezia 2011, lo si può affermare anche prima che finisca la manifestazione. Con un'arroganza intellettuale e un ardore cinematografico che da tempo non vedevamo battere nelle opere del regista russo, Sokurov mette in scena un adattamento virtuosistico e muscolare, un lavoro intellettuale impressionante...