Il salvataggio di un film è sempre un evento mirabolante, portato a termine con grande rischio e pericolo, ma anche con un’arroganza intellettuale che valgono da sole il prezzo del biglietto.

Accade questo in Io Prima Di Te, film che a giudicare dalla storia poteva molto facilmente finire per essere l’ennesima variazione sul tema di “malattia e amore”, con un ragazzo disabile che desidera la morte e una ragazza pagata per badare a lui che lentamente scivola nel più necessario, auspicato e bramato degli amori. Invece questo possibile polpettone di ovvietà viene salvato da un paio di idee che lo elevano dalla massa di filmetti come lui per reggersi sulle proprie gambe, fiero e altezzoso.

Da una parte è la coerenza a salvarlo. Questa gli viene dal romanzo cui si ispira e si concretizza nel portare con coraggio i propri presupposti al più logico (e non più buonista) dei finali. Senza parlare di come finisca il film, quel che è evidente è che non saranno fatte le sol...