C’erano una volta i film a episodi… e la commedia sexy. Ed è proprio ripescando le logiche produttive e le forme esterne di quel tipo di cinema che inondò le sale italiane durante gli anni Settanta, che Gli infedeli tenta timidamente di aprire una strada – oggi – alternativa nel nostro panorama produttivo. Ma l’impressione è purtroppo quella di non aver voluto rischiare abbastanza, sprecando una buonissima occasione di diversificazione e sperimentazione.
Il concept di base era comunque una scommessa a rischio medio/basso. Gli infedeli è infatti il remake dell’omonimo film francese del 2012, Les infidèles, un successo al botteghino che aveva come elemento attrazionale la presenza di Jean Dujardin e Gilles Lellouche, attori principali ma anche co-registi, co-sceneggiatori e, nel caso di Dujardin, produttore. Costruito anch’esso tramite la successione di diversi episodi accomunati dal tema specifico del tradimento, l’adattamento italiano approdato su Netflix cambia qualche var...
Ancorato timidamente al format francese originario, Gli infedeli evita di prendere posizioni forti sulla società italiana contemporanea
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