C'è spazio per adattamenti fedeli di libri ottocenteschi nelle sale moderne? A patto di trovargli letture moderne. Solo quest'anno abbiamo visto il Bel Ami con Robert Pattinson provarci a vuoto (e con un nome importante da spendere in cartellone), ora invece tocca a Mike Newell con il classico dickensiano. Nessuna novità, nessuna forzatura o trasposizione spaziotemporale, questo nuovo Grandi speranze, traduce pedissequamente (per quanto sia possibile nel ristretto tempo a disposizione dei film) l'opera letteraria ma sceglie di trovare le sue caratteristiche moderne negli anfratti più inaspettati.

Tra i tre assi portanti del romanzo: l'ambizione di scalata sociale del protagonista, l'amore funestato dalla società e il ritratto delle diverse classi che la rivoluzione industriale stava creando nell'Inghilterra dell'epoca, Mike Newell e lo sceneggiatore David Nicholls scelgono di concentrarsi sulla parte sentimentale. Il Pip di ques...