Hereditary: le Radici del Male
di Ari Aster
25 luglio 2018
Il suo meritatissimo statuto di “miglior horror dell’anno” Hereditary se lo guadagna lungo tutta la propria durata e con una tale mancanza di pietà nei confronti dei protagonisti da ricordare la maniera in cui Yorgos Lanthimos e Michael Haneke “odiano” i propri personaggi. Ari Aster, sceneggiatore e regista qui all’esordio nel lungo, non ha nessuna empatia con le vittime del suo film, non li compatisce e anzi spesso sembra godere del male che incombe sulle loro teste. Questo dà al film un tono unico, né con loro né contro di loro, Hereditary è l’aguzzino vero dei suoi personaggi.
Tra morti improvvise di personaggi che sembravano protagonisti e una lunghissima fase di set-up, ci vuole diverso tempo prima di capire di cosa stiamo parlando, quale sia la minaccia che così evidentemente incombe sulla famiglia che guardiamo. Una figlia non bellissima fatica a scuola, si comporta in modi strani e attraversa il periodo della propria vita in cui una mancata integrazione fa più male, un figlio p...
Una famiglia su cui incombe un male poco comprensibile, delle morti accidentali... Hereditary ha un mood unico e immagini che bastano a sè
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