Questo film di Soderbergh girato con un iPhone (come Unsane) e ambientato durante uno sciopero dei giocatori (accade raramente ma accade), mette un procuratore nello scomodo ruolo di far finire questo sciopero il prima possibile per poter tornare a guadagnare (è già sei mesi che va avanti e i soldi stanno finendo) senza che nessuno si accorga che lo sta facendo, altrimenti perderebbe clienti. Nel farlo di fatto svela le dinamiche di sfruttamento del talento, della creatività e dei giocatori da parte dell’industria.
Come si diceva però ogni qualvolta che il film dice “basket” in realtà intende “cinema” e Soderbergh per raccontare questa storia distribuisce il film su Netflix e gira con un iPhone, svicola i mezzi tradizionali come fa da una vita alla ricerca disperata e quasi mitologica di una diversa strada per fare cinema grande e grosso, di appeal, commerciale e di richia...
È necessario attenersi alla netiquette, alla community infatti si richiede l’automoderazione: non sono ammessi insulti, commenti off topic, flame. Si prega di segnalare i commenti che violano la netiquette, BAD si riserva di intervenire con la cancellazione o il ban definitivo.