Dovevo capirlo fin dai titoli di testa. Quel “Quentin Tarantino presenta” (ma che si presenta? Ma chi è, Alfred Hitchcock? Non ha qualche film da realizzare piuttosto che fare il presentatore strapagato?) è ormai segnale inequivocabile di bufala spaziale. Ma non ero pronto a questo scempio. Hostel viene spacciato da qualcuno come un film innovativo e ha fatto un sacco di soldi (considerando il misero budget), ma è l’ennesima dimostrazione che il genere è agonizzante e con la gola squarciata.

La prima mezz’ora è una sorta di Porky’sAmerican Pie, senza risate ma con molte più tette. Lo scambio potrebbe essere anche accettabile, se non fosse che le scene di sesso sono assolutamente gratuite, decisamente non eccitanti e, ad un certo punto, anche insensate (e allora, tanto varrebbe affittare un film porno fatto decentemente). Poi, invece, si passa alle leggende metropolitane, ma soprattutto allo scopiazzamento ...