Riuscire a proporre un approccio davvero convincente ed emozionante all’ormai tradizionale storia dell’epidemia che colpisce l’umanità, lasciandosi alle spalle un mondo devastato e con i pochi sopravvissuti in lotta con creature di vario genere, è molto difficile, ma Mathieu Turi, al suo debutto alla regia, ci è riuscito.
In Hostile si segue, in un alternarsi di passato e presente, la storia di Juliette (Brittany Asworth), ancora in vita dopo l’evento apocalittico che ha colpito la società costringendo chi è ancora in vita a nascondersi per evitare di essere attaccati dalle creature che si muovono nel cuore della notte. La giovane, durante il ritorno verso il campo base, perde però il controllo della sua auto e si frattura gravemente una gamba, rimanendo bloccata e intrappolata in mezzo al deserto.
Turi, dopo un decennio di esperienza come assistente alla regia accanto a nomi del calibro di Quen...
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