Dalle voci che arrivavano dall'America e dai territori in cui il film è già uscito Hugo Cabret sembrava dover essere un nuovo inizio per Scorsese e una mirabolante lezione di storia del cinema. Tutte aspettative purtroppo deluse da un film impeccabile ma noiosetto, vivace ma di certo poco significativo.

Tutto inizia da un libro parzialmente illustrato che racconta la storia di un bambino che vive nella stazione dei treni di Parigi all'inizio del secolo scorso, e della legame che stringe con il giocattolaio locale. I due sono entrambi appassionati di oggetti meccanici, in particolare il bambino è in possesso di un "automa", cioè un pupazzo dalle fattezze umane ma pieno di ingranaggi, progettato per fare una cosa sola, scrivere. Il pupazzo però è rotto, era stato trovato dal padre del protagonista (ora morto) e il bambino cerca disperatamente di farlo funzionare per scoprire come mai il padre ne fosse ossessionato. Questa trama...