Il box-office italiano di ParaNorman non ha tributato i giusti onori alla pellicola diretta da Chris Butler e Sam Fell, due tizi “andati a scuola” da Tim Burton imparando davvero bene la lezione del maestro. Una lezione fatta di amore sincero, genuino, per nulla artefatto verso i vari looser e stramboidi che popolano il cartoon in stop-motion prodotto dalla Laika.

ParaNorman, uscito curiosamente proprio nello stesso anno del burtoniano Frankenweenie, dialoga con la morte, con l'accettazione della scomparsa dei propri cari in maniera profondamente differente dal lungometraggio del filmmmaker di Burbank.

Laddove Burton preme sul versante del sogno intarsiato di venature romantiche e gotiche che citano, con infinito amore, i mostri classici della tradizione Universal d'inizio novecento, ParaNorman riflette in maniera più adulta, matura sul tema della perdita delle persone a noi care, senza per questo scadere nel facile pietismo.

Tutt'altro.

ParaNorman non ...