In un modo o nell'altro, i Fratelli Coen hanno sempre parlato di quel grande affresco noto come Storia Americana. L'hanno fatto coi toni grotteschi e sopra le righe di Burton Fink e Il Grande Lebowski, forse la più importante elegia del perdente post-Vietnam mai vista e con quelli più foschi e hard boiled di Fargo e Non è un Paese per Vecchi. Non è quindi un caso se, a ventisei anni dall'esordio con Blood Simple, Joel & Ethan Coen si siano quindi cimentati col genere cinematografico americano per eccellenza, il western.

Con Il Grinta, il secondo adattamento cinematografico, dopo quello del 1969 con John Wayne, dell'omonimo romanzo di Charles Portis, i Coen hanno affrontato con fare disincantato e crepuscolare tanto la storia americana, costruita sulla sabbia e sulla terra cotta dal sole della frontiera delle terre ad ovest, quanto quella della stessa Hollywood, andando a confrontarsi con quella stessa vicenda capace di portare a John Way...